Hardware e software

Il vecchio computer Windows continua a “vivere” come prima, con tutte le sue caratteristiche, all’interno del mio MacBook.

Gli accostamenti dell’intelligenza e dello spirito umani all’intelligenza artificiale ed alle reti di computer sono molti e, per la maggior parte, finiscono per arrivare a conclusioni negazioniste dell’ipotesi della sopravvivenza dello spirito, di un qualcosa, al venir meno della vita e dell’unità corporea. E tuttavia, proprio il richiamo informatico al backup di un computer può suggerire la possibilità di una trascendenza.

Un backup è in grado di ripristinare il computer nello stato esatto in cui era nel momento della sua esecuzione. Anche se il backup non si porta dietro tutti quei circuiti e quei pezzi che compongono il nostro computer, e la cui rottura può causare una interruzione del funzionamento della nostra macchina.

Non è infatti essenziale la sopravvivenza della macchina specifica e, in fondo, nemmeno del suo sistema operativo nativo, perché il computer, nel suo funzionamento e nei suoi dati possa essere “salvato”.

Chi ha esperienza di un Mac, per esempio, sa come il suo vecchio computer Windows possa continuare a “vivere” felicemente, senza più che esista il computer iniziale, all’interno del sistema operativo del computer Mac, dentro il quale gira, come “macchina virtuale” il suo vecchio computer per intero. Dunque, in questa metafora, il vecchio computer è sopravvissuto senza più avere bisogno del suo vecchio corpo e senza la necessità di “reincarnarsi” in un altro computer uguale identico.

Dunque, perché regga l’ipotesi di una nostra sopravvivenza, di un nostro aldilà, non c’è bisogno di un corpo, ma sarebbe sufficiente un salvataggio del nostro “software”, in modi che non conosciamo, ma la cui ipotetica esistenza non possiamo escludere, magari in una delle tantissime dimensioni, della cui eesistenza cominciamo ad avere qualche indizio.

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