La Sincronicità

Sincronicità
Una rappresentazione di due particelle nello stato di “entangled”, un fenomeno fisico con caratteristiche di sincronicità

Mi sono imbattuto in un fenomeno di sincronicità proprio ieri. Mi sono svegliato ragionando sulla necessità di parlare con una persona che avevo conosciuto 3 anni fa e che non avevo più sentito da allora, pur avendo conservato il suo indirizzo email. Nella mattinata stessa, ricevo un messaggio proprio da questa persona.

Mia moglie, d’altronde, non fa che dirmi di ricevere telefonate da persone che non sente da tempo e a cui ha pensato poco prima, al punto che ci scherziamo sopra e quando qualcuno chiama, mio figlio dice subito: vuoi vedere che la Mamma dirà che lo aveva appena pensato?

Il termine sincronicità è stato coniato da Jung per definire delle coincidenze significative di eventi privi di un nesso causale. La “scienza” ufficiale non offre al momento spiegazioni per questi fenomeni, considerati semplici coincidenze o correlazioni spurie.

Io, personalmente, li considero degli indizi dell’esistenza di una dimensione che continua a sfuggire all’indagine scientifica tradizionale. Eppure ci sono ricercatori che hanno concepito metodi rigorosi, anche se spesso buffi, per verificare con rigore in quale misura questi fnomeni si allontanino da una casualità statisticamente prevedibile. Uno di questi è il biologo inglese Rupert Sheldrake, che ha dedicato molte ricerche ad una serie di fenomeni che la scienza non riesce a spiegare, postulando l’esistenza di ciò che lui denomina “campo morfico”, ossia una dimensione che non conosciamo, ma nella quale possono passare queste connessioni non spiegabili con le nostre conoscenze attuali.

Sheldrake si è dedicato, tra le altre cose, a misurare la “telepatia telefonica”, sviluppando un semplice test (che peraltro non ho ancora avuto occasione di provare), in base a cui misurare la capacità di indovinare l’identità del chiamante.

Di Sheldrake ho letto diversi libri, e quello che mi ricordo di più si chiama “The Science Delusion”, dimostrando come la scienza ufficiale abbia assunto sempre di più caratteri autoreferenziali e conformisti, che le impediscono di misurarsi con autonomia e originalità con la dimensione del mistero.

Eppure, proprio la fisica quantistica rivela l’esistenza di fenomeni e paradossi che sfuggono alla tradizionale dimensione spazio-tempo, come due particelle legate da uno stato di “entanglement”, che mantengono il loro carattere di inseparabilità anche a grandi distanze tra loro.

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